Grazie al progetto Fare Scuola promosso dall’associazione Enel Cuore ONLUS insieme alla Fondazione Reggio Children, sono stati realizzati nella scuola primaria “Mazzacurati” due nuovi ambienti.

La progettazione di Fare Scuola, iniziata tre anni fa, coinvolge 60 istituti in tutta Italia ed è stata realizzata grazie al lavoro di 26 architetti, 140 insegnanti e dirigenti scolastici che hanno partecipato a corsi di formazione per coinvolgere oltre 9300 bambini. La collaborazione tra Fondazione Reggio Children ed Enel Cuore ha permesso di sviluppare un modello di intervento innovativo, che pone la scuola al centro della comunità.

 

https://www.youtube.com/watch?time_continue=3&v=BD_AEzGC_EE

 

La scuola è intesa non come semplice edificio ma come un ambiente in cui gli spazi, e le persone, suggeriscono le azioni da compiere. Infatti, caratteristica peculiare del progetto è stata quella dell’incontro tra architettura e pedagogia. Come ci ha detto Elena Giacopini, responsabile del coordinamento pedagogico di Fare Scuola, “progettiamo l’ambiente in modo che possa offrire al bambino il massimo delle possibilità (di fare, di pensare, di relazionarsi). Poi sono le persone, le singole scuole a personalizzare l’approccio in un contesto di continua ricerca”.

 

Gli atelier digitali realizzati, che mettono al centro la possibilità di relazionarsi con gli altri, permettono ai bambini di scoprire i loro “cento linguaggi” come diceva il noto pedagogista Loris Malaguzzi, ispiratore della filosofia di Reggio Emilia, riconosciuta come una delle più innovative al mondo. Questa filosofia si fonda sull’immagine del bambino come portatore di potenzialità di sviluppo e di diritti, che si imparano nella relazione con gli altri.

 

In questi atelier, dove le curiosità e le discipline si contaminano l’una con l’altra, abbiamo svolto un workshop “Indagando ambienti digitali”, all’interno delle giornate di formazione “FARE SCUOLA in process”, che si sono tenute a Bologna il 9-10-11 marzo 2018. Insieme a 40 colleghi provenienti da alcune scuole dell’infanzia e primarie italiane coinvolte nel progetto, abbiamo sperimentato nei nuovi ambienti realizzati presso la scuola primaria “Mazzacurati” possibili contaminazioni tra materico e digitale.

 

 

 

 

 

 

 

Questi sono i primi passi che abbiamo iniziato a compiere all’interno di questo progetto al quale collabora anche la Fondazione ASPHI Onlus con l’obiettivo di promuovere la sperimentazione e l’utilizzo di nuove tecnologie per l’inclusione di tutti i bambini, compresi quelli in situazione di difficoltà portatori di diritti speciali, che sono coinvolti nel progetto.

 

 

 

 

 

 

 

 

Di seguito la poesia dedicata all’educazione dei bambini scritta dal pedagogista Loris Malaguzzi, la cui opera è al centro del metodo didattico denominato come “Reggio Approach” e della creazione della Fondazione Reggio Children

 

 

 

Il bambino è fatto di cento.

Il bambino

ha cento lingue

cento mani

cento pensieri

cento modi di pensare

di giocare e di parlare

cento sempre cento

modi di ascoltare

di stupire di amare

cento allegrie

per cantare e capire

cento mondi

da scoprire

cento mondi

da inventare

cento mondi

da sognare.

Il bambino ha

cento lingue

(e poi cento cento cento)

ma gliene rubano novantanove.

La scuola e la cultura

gli separano la testa dal corpo.

Gli dicono:

di pensare senza mani

di fare senza testa

di ascoltare e di non parlare

di capire senza allegrie

di amare e di stupirsi

solo a Pasqua e a Natale.

Gli dicono:

di scoprire il mondo che già c’è

e di cento

gliene rubano novantanove.

Gli dicono:

che il gioco e il lavoro

la realtà e la fantasia

la scienza e l’immaginazione

il cielo e la terra

la ragione e il sogno

sono cose

che non stanno insieme.

gli dicono insomma

che il cento non c’è.

Il bambino dice:

invece il cento c’è.

Loris Malaguzzi